Quando Mich e Kaio mi hanno chiesto: "vieni con noi in Norvegia a febbraio?". Io non sapevo bene cosa rispondere, anzi ho subito detto di no per il terrore di una gelida vacanza in qualche landa desolata, ma più pensavo a questa proposta assurda più mi veniva voglia di andarci, alla fine ci sono andato e non me ne sono pentito. Faceva molto freddo ma era era un clima secco e con l'abbigliamento che mi sono portato non ho avuto troppe difficoltà.
In poche righe il programma di viaggio era molto semplice e ora vi elenco sinteticamente il nostro tour (sulla mappa sono segnate col pallino blu le principali tappe), e qualche particolare lo spiegherò sotto le varie foto:
21 febbraio:
da Venezia a Stoccolma (Svezia) volo aereo alle 10e30 e arrivo alle 18e15 (kaio e mich erano a Stoccolma dal 19 e io li ho raggiunti lì), e alle 23e45 treno notturno per Trondheim (Norvegia)
22 febbraio:
arrivo a Trondheim alle 10e30, giro per la città e partenza con treno notturno alle 22e45 per Bodo.
23 febbraio:
arrivo a Bodo alla mattina e partenza con traghetto alle 16 per le isole Lofoten con arrivo alle 19.
24 e 25febbraio:
Giro turistico a piedi per le Lofoten.
26 febbraio:
sveglia presto alle 6e30 e bus per Narvik, da qui treno per Abisko (Svezia) e dopo l'arrivo verso le 15 un giretto nel parco fino al calar del sole (bene o male alle 17e30, poi la luce c'era ancora).
27 febbraio:
escursione nel parco di Abisko.
28 febbraio:
gita con le slitte coi cani e alle 12e25 partenza col treno notturno per Stoccolma.
1 marzo:
arrivo a Stoccolma alle 6e45 per recarci subito all'aeroporto a prendere il volo per Venezia.
Iniziamo subito con Trondheim, la città è situata sulla sponda del fiordo di nome Trondheim ed è attraversata dal fiume Nidelva (in norvegese significa il fiume delle maledizioni) che in corrispondenza della città sfocia nel fiordo. In questa foto siamo su un ponte che passa sopra al Nidelva.
Una vista della Nidelva verso nord. Proseguendo lungo la strada siamo arrivati in cima al luogo più alto della città dove nel medioevo è stato edificato un castello per proteggere la città.
La cattedrale di Nidaros. Abbastanza cupa con questi alberi e il suo stilo gotico romano... ma pur sempre bella sia fuori e dentro, ed è per questo che viene considerata fra le più belle attrazioni della Norvegia
Ecco una vista del panorama sui moli di Bodo. La città non è un granché visto che durante la 2a guerra mondiale è stata rasa al suolo dai tedeschi e quello che si vede è tutto ricostruito di recente. Questa città è il capolinea delle ferrovie norvegesi ed è una meta di passaggio per chi deve prendere i traghetti o i bus per le varie città norvegesi.
Bodo dai suoi moli. In questa città ho fatto delle tragiche scoperte: Le sigarette costano 8 euro e una birra piccola al bar 6 euro!!!!!!!
Dopo un viaggio col traghetto di 3 ore con mare molto mosso (no Mich?) siamo arrivati alle Lofoten, diverse isole situate nel nord est della Norvegia sopra il circolo polare artico. Noi eravamo sull'isola di Moskenesoya e questa qua sopra era la casetta dove dormivamo, nel villaggio di Sorvagen. Quasi tutte le case di queste isole sono costruite come questa, le uniche cose che variano, almeno dall'esterno, sono la forma e il colore che apparte il rosso molto frequente possono variare dal giallo al bianco o al grigio.
E questa è la visuale panoramica dalla nostra casetta costruita sulle rive di un fiordo.
Stoccafissi!!!!! La principale attività di lavoro su queste isole è la pesca dei merluzzi che dopo essere privati della testa e delle interiora vengono appesi a queste strutture ad essiccare per essere spedite più avanti ai vari acquirenti. Nonostante la neve e la pioggia, il freddo secco, non umido come in Italia, permette ai merluzzi di diventare dei rigidi stoccafissi succolenti!
Questo è il villaggio di Reine, queste casette qua sopra sono destinate ai vari turisti che durante l'estate animano il posto, ma d'inverno sono quasi tutte vuote e vengono affittate solo a persone malate come noi che osano affrontare il vento e le bufere di neve per vedere posti nuovi.
Questa cascata arriva da un lago ghiacciato un centinaio di metri sopra ed è l'acqua che arriva nei rubinetti di Sorvagen.
Queste due foto possono descrivere bene il paesaggio delle Lofoten invernali: strade ghiacciate che conducono all'interno dei fiordi che ospitano i villaggi dei pescatori, questi sono paesini affacciati sul mare e hanno le spalle coperte da imponenti montagne innevate che sembrano sfidare l'uomo a scalarle. Il tempo è molto variabile e se c'è un briciolo di sole nel giro di qualche minuto può essere nascosto da violente bufere di neve per poi sbucare improvvisamente subito dopo.
Abisko park!!! Un luogo spettacolare per tutti gli amanti della montagna, siano essi sciatori o escursionisti, in questa foto si può vedere il monte Njunesgeahci (intorno ai 1000 metri di altezza) che dopo una salita senza sentiero in mezzo alla neve, e con una buona dose di imprecazioni abbiamo raggiunto, per poi mangiare sulla vetta un panino con salame ungherese all'aglio guardando il parco da una splendida visuale.
Questa è la spettacolare visuale che si poteva ammirare dalla cima del monte, la foto per fortuna non rende bene. Ho scritto "per fortuna" perché certe immagini possono essere ammirate solo dai propri occhi e dalle proprie emozioni, una foto non può catturare lo stato d'animo che riesce a rendere un luogo bello o brutto, mi riesce difficile accettare che un'oggetto inanimato sia migliore del mio corpo e della mia mente. La foto per fortuna però è in grado di farmi ricordare quelle sensazioni.
Le gite nel parco si fanno passando in mezzo a questi boschi di betulle e i sentieri vengono segnati dagli sci di fondo dei vari turisti che vogliono fare un po' di movimento.
Le varie attività che si possono svolgere all'interno del parco sono molte: gite in montagna a piedi o con le ciaspe, sci da fondo, scalare cascate di ghiaccio, andare di notte alla ricerca di aurore boreali, e andare coi cani da slitta come abbiamo fatto noi! Ogni persona aveva a disposizione una slitta e 4 cani per farla muovere, 2 cani adulti e veterani erano davanti a due cani più giovani e inesperti che dovevano imparare il mestiere dai vecchi. Le guide ci hanno fatto mettere l'imbrago ai cani, e dopo di questo li abbiamo legati alle slitte. Finalmente siamo potuti partire per passare un'oretta abbondante in mezzo alle pianure e alle colline del parco naturale, e devo dire che è stata un'esperienza bellissima che consiglio di provare a tutti.
Battaglie all'ultimo sangue con gli stoccafissi! Mentre Kaio si disperava per colpa della puzza del pesce che infestava l'ostello io e Mich duellavamo con questi maestosi stoccafissi.
Una piccola curiosità:
Il clima rigido deve avermi fatto leggermente impazzire più del solito e ho deciso di chiamare i miei due stoccafissi per nome. Thorgils e Fergus due antichi nomi vichinghi, mentre il pesce di mich è stato chiamato Olaf in onore di Olaf Haraldsson il figlio di Harald 2° di Inghilterra, l'ultimo re vichingo che tentò di conquistare l'Inghilterra nella battaglia di Stamford Bridge.
Le foto scattare realmente con la macchina fotografica sono 471 e poi ne ho tenute dopo un'attento esame 274, ma purtroppo non posso caricarle tutte sul blog e se ci riuscissi per chi non ha vissuto la nostra esperienza 274 foto sarebbero troppe e risulterebbero alla lunga noiose.
Purtroppo non sono riuscito a fare foto ad altre cose preziose (...citando Kaos) ma è giusto scriverle perchè non si perdano col tempo nella mia memoria:
Alle Lofoten abbiamo conosciuto il proprietario della casetta dove dormivamo, un ex rude pescatore di nome Stainer che parlava italiano e ci ha portato il merluzzo come regalo per mangiarlo alla sera....una sola parola: idolo!!
Il nipote di questo Stainer ha invece un'azienda che esporta stoccafissi e il magazzino proprio fuori dala nostra casa! Gli abbiamo preso 3 stoccafissi giganti pagandoli solo 16 euro al kg quando in Italia costa 45 euro e anche molto di più...
Sempre alle Lofoten, nel paese di Reine, abiamo conosciuto due svedesi anche loro in vacanza come noi, Il rude Closer e la svitata Anna che ci hanno invitati (almeno la donna, l'uomo ne avrebbe fatto volentieri a meno) a mangiare nella loro casetta affittata per la vacanza.
Ad Abisko eravamo nella camera dell'ostello con due singaporesi, quando ci hanno chiesto cosa esclama un cuoco italiano quando il cibo è pronto gli abbiamo risposto con un d#o porco, ed era bellissimo come si impegnavano a imparare la bestemmia!!!
Sempre ad Abisko la doccia non si faceva, o meglio si faceva a modo loro, cioè la sauna! Ci si lava col sapone prima di iniziare la sauna e ci si risciacqua con acqua fredda, poi si inizia fare salire la temperatura grazie ad una stufa a legna buttando acqua su delle pietre poste sopra la stufa, gli svedesi la fanno con una temperatura sui 90 gradi, noi per fortuna l'abbiamo fatta a 60. Dopo un po' però bisogna uscire da quella stanza e farsi una pausa rinfrescandosi un pò all'aria aperta (quando l'abbiamo fatta noi c'erano -17 gradi!) e ci si rotola nella neve!!! Dopo che si è deciso di andare via ci si sciacqua con acqua fredda e si è belli puliti.
La cosa più bella della nostra sauna è che l'abbiamo nudi con 2 tedesche carine e anche loro nude, alla nostra prima pausa abbiamo potuto osservare la nostra prima aurora boreali nudi con -17 gradi!
Sul treno di ritorno per Stoccolma c'è stato un simpatico incontro con uno svedese alcolizzato che ha tirato fuori dalla valigia un pezzo di carne di renna affumicato e ce l'ha fatto assaggiare. Ottima la carne!!
Concludendo posso solo dire che è stato un viaggio bellissimo e pieno di sorprese, lo consiglio a tutti quelli che un giorno vorranno andarci.
Se volete vedere altre foto guardate qua:
foto norvegia
mercoledì 4 marzo 2009
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